Montreal, 21 settembre – Il Ministro del Commercio Internazionale canadese François-Philippe Champagne ha celebrato insieme agli Ambasciatori dei Paesi UE l’applicazione provvisoria del CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), che consente di applicare le misure previste dall’accordo in attesa della sua entrata in vigore con la ratifica da parte di tutti i Paesi membri dell’UE. La cerimonia si è svolta nel porto di Montreal, attraverso il quale passa l’80% del commercio di beni tra Canada e Unione Europea.
Il Ministro Champagne, che per l’occasione era accompagnato dal Ministro delle Relazioni Internazionali della Provincia del Quebec Christine Saint-Pierre, ha indicato che l’applicazione provvisoria dell’accordo comporta l’esenzione dei dazi doganali dal 98% delle linee tariffarie tra Canada e UE (circa 9000). Il Ministro ha ricordato che l’UE è il secondo partner commerciale del Canada dopo gli Stati Uniti ed ha sottolineato i vantaggi del CETA per le aziende canadesi e segnatamente per le PMI, che beneficieranno di un accesso agevolato al mercato comune europeo mentre le aziende europee godranno di vantaggi analoghi in Canada. Champagne ha
osservato che il 21 settembre 2017 rappresenta una “giornata storica” per Canada e Unione Europea ed ha ricordato che il CETA rappresenta un accordo di nuova generazione che stablisce un nuovo standard per il commercio internazionale grazie all’adozione di misure per garantire la complementarietà tra crescita economica, sviluppo sociale e protezione dell’ambiente.
Il CETA garantirà un risparmio di 590 milioni di euro l’anno alle aziende europee grazie all’eliminazione dei dazi doganali sulle esportazioni in Canada. Esso beneficierà in particolare le PMI, che potranno risparmiare tempo e risorse evitando appesantimenti burocratici, e i consumatori, che disporranno di una maggiore scelta nel rigoroso rispetto degli standard di sicurezza e regolamentari europei. L’Ambasciatore Taffuri ha indicato che il CETA dovrà essere valutato anche sulla base dei benefici che porterà ad industria e servizi ed ha sottolineato come anche nel capitolo agricolo, tradizionalmente sensibile, il CETA offre strumenti innovativi garantendo la tutela di 143 indicazioni geografiche europee di cui 39 italiane.