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Quarta riunione del Counter-Isil Finance Group (CIFG)

Il 7 e 8 aprile, Italia, Stati Uniti e Arabia Saudita hanno co-presieduto presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze la quarta riunione del Counter-ISIL Finance Group (CIFG). L’attività del Gruppo, inaugurata il 19-20 marzo 2015 alla Farnesina con l’adozione di un Piano d’Azione, si inquadra nel più ampio sforzo della Coalizione Internazionale anti-Daesh creata nel settembre 2014. Il mandato del CIFG è di elaborare e adottare misure volte a drenare le fonti di reddito di ISIL/Da’esh al fine di comprometterne la capacità di sostenersi economicamente.

Il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Enrico Zanetti, e il Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Sen. Benedetto Della Vedova, hanno aperto i lavori dando il benvenuto alle delegazioni di 37 Paesi e 4 istituzioni multilaterali.

Nel corso del suo intervento di apertura il Vice Ministro Zanetti ha chiesto di proseguire negli sforzi per tagliare le fonti di finanziamento dell’ISIL e per intensificare i controlli su quegli strumenti che possono più facilmente essere utilizzati dai terroristi: carte prepagate, money transfer e contante. Ha inoltre sottolineato l’importanza di rafforzare il neonato governo unitario libico, anche in funzione di contrasto all’ISIL.

Il Sottosegretario Della Vedova ha sottolineato come il CIFG sia una delle “lines of effort” più efficaci della Coalizione, come testimonia la progressiva riduzione delle risorse sulle quali può fare affidamento ISIL/Da’esh. Della Vedova ha ribadito che l’azione di contrasto deve proseguire verso tutte le principali fonti di finanziamento di ISIL/Da’esh: il saccheggio delle riserve di istituti bancari nei territori occupati; il contrabbando di risorse naturali, petrolio su tutte; le attività estorsive e impositive; e il traffico di reperti archeologici.

Dopo i precedenti incontri di Roma (19-20 marzo 2015), Gedda (7 maggio) e Washington (6-7 ottobre), il CIFG è tornato a riunirsi a Roma per valutare i risultati sin qui ottenuti nei quattro settori prioritari di intervento delineati dal Piano d’Azione (sfruttamento del sistema bancario; contrabbando di risorse economiche ed archeologiche; ricezione di fondi provenienti dall’estero; sostegno finanziario garantito da ISIL a gruppi terroristici ad esso affiliati) e confermato l’impegno volto a sradicare i legami finanziari tra ISIL/Da’esh e i gruppi ad esso affiliati operanti al di fuori di Iraq e Siria. A questo proposito, una sessione di lavoro specifica è stata dedicata alla Libia, cui ha partecipato il Governatore della Banca Centrale libica, Saddek El Kabir

L’Italia, che è responsabile del coordinamento delle attività volte al contrasto del contrabbando dei beni archeologici, sta promuovendo una strategia che prevede: la valorizzazione di strumenti e iniziative adottate in altri fori multilaterali – quali i c.d. Caschi Blu della cultura – l’utilizzo di banche dati per facilitare l’individuazione dei reperti contrabbandati, finalizzata ad azioni di contrasto anche nei mercati di sbocco dei beni.