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Intervento dell’Ambasciatore durante la cerimonia commemorativa del Caporale Nathan Cirillo, vittima dell’attentato terroristico di Ottawa del 22 ottobre 2014

Un anno fa il Canada fu scosso da due brutali e feroci attacchi contro due militari in uniforme. Il primo ebbe luogo il 20 ottobre  a Saint Jean sur Richelieu, il secondo il 22 ottobre a Ottawa. Nel primo perse la vita il Maresciallo Patrice Vincent, nel secondo il Caporale Nathan Cirillo, italocanadese la cui famiglia e’ originaria di Fabrizia, piccolo paese in provincia di Vibo Valentia in Calabria.
Ricordo ancora lo sgomento di quelle giornate, l’angoscia, la paura; la tristezza nel vedere uno dei piu’ belli e piu’ grandi Paesi del mondo colpito a tradimento e ferito da due vili atti di barbarie.
Il Monumento ai Caduti  ed il Parlamento Federale, sacri simboli della pace e della democrazia, furono violati da due criminali estremisti, accecati dall’odio e dall’ideologia fondamentalista.
E tutto questo avvenne proprio in Canada, nel Paese che ha accolto milioni di persone provenienti da tutto il mondo, persone di ogni lingua, cultura e religione che hanno trovato qui una nuova casa, una nuova patria e una nuova famiglia e che hanno potuto costruire un futuro migliore per se’  e per i loro figli.
Il mio pensiero va, in questo momento al Canada, ai Canadesi, agli Italocanadesi, alle famiglie dei militari rimasti uccisi, al piccolo Marcus Daniel Cirillo che abbiamo ammirato commossi, il giorno dei funerali di suo papa’ ad Hamilton e ancora questa settimana alla cerimonia commemorativa svoltasi giovedi scorso a Ottawa.
Mi auguro che Marcus possa trovare conforto nel fatto che tutto il Canada guarda a suo padre con orgoglio, con gratitudine e con profondo rispetto.
C’e’ poi, in particolare, un episodio che mi colpi molto in quel terribile 22 ottobre: la reazione dei canadesi, popolo generoso e solidale, pronto a compiere gesti eroici.
Pochi secondi dopo il vile attacco, vile anche perche’ Nathan Cirillo fu colpito alle spalle, anziche’ fuggire e cedere alla paura molte persone si recarono accanto a lui per assisterlo e dargli conforto in attesa dei soccorsi; tra loro c’era un avvocato, Barbara Winters. Mentre alcuni tentavano disperatamente di  tenerlo in vita lei gli parlo’ e gli disse: “tu sei un uomo in gamba, sei coraggioso, tutti ti vogliono bene. La tua famiglia militare ti vuole bene. Vedi queste persone? Sono qui per aiutarti. Siamo tutti qui per aiutarti. Stiamo facendo tutto il possibile per te”
Ecco, Signore e Signori, questo e’ il Canada e questo sono i Canadesi: un grande Paese e un grande popolo.
Nutro una grande ammirazione per le forze armate, le autorità  e i cittadini che un anno  fa hanno dato prova di straordinaria calma e compostezza in uno dei momenti più drammatici della storia del Canada. Mai potrò dimenticare la solennità della seduta che si è tenuta in Parlamento all’indomani dei tragici eventi,  quando tutti i deputati si sono alzati in piedi ed hanno intonato assieme, con orgoglio, l’inno nazionale, dando prova di straordinarie unità e risolutezza di fronte al Paese e al mondo.  Mai potro’ dimenticare la folla che ha salutato il corteo funebre lungo i 500 chilometri dell’autostrada che separano Ottawa ad Hamilton dispiegando grandi bandiere canadesi ad ogni viadotto.
Per fortuna, come ha detto pochi giorni fa il Primo Ministro eletto Justin Trudeau, la minaccia terroristica non ha cambiato i Canadesi, perche’ i Canadesi sono un popolo cortese, generoso, aperto e ottimista, perche’ il Canada e’ stato costruito da popoli provenienti da ogni parte del mondo, che professano ogni fede, appartengono ad ogni cultura e parlano ogni lingua”
E, come ha ricordato il Presidente del Consiglio Renzi in quelle tragiche giornate, l’Italia è vicina al Canada al quale è legata da profondi vincoli di amicizia e comunanza di valori ed assieme al Canada non cederà mai né al ricatto né all’intimidazione di fronte a questi vili attacchi.
Giovedi scorso, durante la commovente cerimonia tenutasi di fronte al monumento ai caduti, il Primo Ministro Harper ed il Primo Ministro eletto Trudeau hanno scoperto una targa che riporta le seguenti parole che rimarranno scolpite per sempre per le generazioni future

In honour of Corporal Nathan Cirillo

Killed on October 22, 2014
As he stood sentry
At the sacred tomb of the Unknown Soldier

Corporal Cirillo never left his post.
Forevermore he shall stand sentry,
On guard for Canada

Lest we forget. Non lo dimenticheremo mai

Corporal Nathan Cirillo

 

Copertura stampa e televisiva


http://ottawacitizen.com/news/local-news/italian-community-honours-cpl-nathan-cirillo

http://www.ottawasun.com/2015/10/25/ottawas-little-italy-remembers-nathan-cirillo-forever-with-plaque

http://www.radio-canada.ca/regions/ottawa/2015/10/25/001-ceremonie-nathan-cirillo.shtml