Il 6 ottobre 2015 ha avuto luogo a Ottawa, presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia Gian Lorenzo Cornado, una conferenza di Jean Charest, ex Primo Ministro del Quebec, dal titolo “Il Canada e l’Italia in un contesto di libero scambio”. L’evento e’ stato organizzato dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con due prestigiosi atenei di Montreal, l’Ecole des Hautes Etudes Commerciales (HEC) e l’Ecole Polytechnique.
Jean Charest, Primo Ministro del Quebec dal 2003 al 2012 e Ministro Federale nel Gabinetto Mulroney nei primi anni ’90, e’ stato testimone di un momento storico particolarmente significativo, quello della finalizzazione del NAFTA, ed e’ stato tra i primi sostenitori dell’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA), rappresentando altresi’ il Quebec nei relativi negoziati.
Nel suo saluto introduttivo l’Ambasciatore Cornado ha sottolineato la fruttuosita’ delle relazioni economiche bilaterali che uniscono il Canada all’Italia, nel quadro di un rapporto con l’Unione Europea che ha avuto il suo coronamento con la finalizzazione del CETA, nel settembre 2014, proprio a Ottawa, in occasione del Vertice Ue-Canada.
Di fronte ad un pubblico di oltre cento persone, composto da autorita’, studenti, ricercatori e diplomati dell’HEC e dell’Ecole Polytechnique, Jean Charest ha illustrato le linee direttrici delle relazioni economiche internazionali del Canada, l’attuale panorama degli accordi commerciali preferenziali (arricchito ora dalla raggiunta finalizzazione della Trade Pacific Partnership) e si e’ soffermato poi sulle varie fasi del negoziato CETA, suscitando notevole apprezzamento tra i presenti.
Il CETA prevede la liberalizzazione pressoché totale delle linee tariffarie (il 100% sui beni industriali; la liberalizzazione nel settore dei servizi (accesso in settori chiave del mercato dei servizi finanziari, poste, telecomunicazioni, energia e trasporti marittimi);un quadro di riferimento per il mutuo riconoscimento delle qualifiche professionali (architetti, ingegneri, consulenti contabili); un trattamento privilegiato per gli investimenti europei; l’accesso per le imprese europee alle gare e appalti pubblici canadesi gestiti a tutti i livelli: federale, provinciale, territoriale e municipale (novità di assoluto rilievo, senza precedenti nell’ambito degli accordi di libero scambio); il riconoscimento di 145 Indicazioni Geografiche europee (tra cui alcuni marchi di eccellenza della nostra industria agroalimentare).