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L’Ambasciatore Cornado partecipa alla tappa di Montreal delle “Grandi Degustazioni in Canada 2016” (Montreal, 2 novembre 2016)

 

Se a portare per primi il vino in Canada furono i coloni francesi 400 anni fa, oggi l’Italia occupa, tra i Paesi fornitori del Canada, la prima posizione per quantita’ (quasi 50 milioni di litri) e la seconda per valore ( oltre 300 milioni di dollari canadesi ) dopo gli Stati Uniti.

Lo ha ricordato l’Ambasciatore d’Italia in Canada Gian Lorenzo Cornado inaugurando oggi, all’antico mercato del Bonsecours, la tappa di Montreal della XXI edizione delle Grandi Degustazioni in Canada 2016, il più grande e importante evento dedicato al vino italiano realizzato in Canada dall’ICE e che ha toccato 4 città in un ideale “coast-to-coast”.

Partito da Vancouver sul Pacifico per poi proseguire nella provincia dell’Alberta a Calgary e quindi a Toronto e a Montreal nell’est del Paese, il tour ha coinvolto alcune migliaia di importatori, rappresentanti del monopolio, giornalisti specializzati, opinion leader, wine lovers. Protagoniste assolute

le 102 aziende produttrici italiane provenienti da 14 regioni con circa 500 etichette, attratte da un mercato in costante crescita.

Un quadro particolarmente positivo, segnale della eccellente salute del nostro export agroalimentare in Canada e destinato a migliorare, ha ricordato l’Ambasciatore Cornado, alla luce dell’importante traguardo per le relazioni economiche tra Unione Europea e Canada raggiunto con la firma, il 30 ottobre scorso, del Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) .

L’iniziativa è divenuta con gli anni l’appuntamento commerciale di riferimento per il trade canadese e rappresenta oggi l’evento più atteso e accreditato, dedicato al vino italiano in Canada. Il Quebec in particolare, ha ricordato il Console Generale a Montreal Marco Riccardo Rusconi, ha una propensione storica per la cultura e il consumo di vino, specie di fascia alta. Una propensione che intendono incoraggiare iniziative collaterali agli eventi di degustazione fortemente volute dal direttore dell’ICE di Toronto Pasquale Bova, come i seminari tenuti da enologi italiani e diretti a giovani sommelier canadesi per educarli al vino italiano. Che oltre che un fondamentale prodotto, è un grande portato della nostra cultura.