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La ministro Emma Bonino incontra la stampa estera – Ucraina, evitare guerra civile. Medio Oriente, ultima occasione

In Ucraina “la priorità assoluta adesso è evitare la guerra civile e calmare una situazione che può essere esplosiva”. Lo ha detto la ministro Emma Bonino in un incontro con la stampa estera precisando che un rappresentante dell’Unione europea sarà a Kiev nei prossimi giorni. “L’Europa tenterà un nuovo negoziato”, ha spiegato la titolare della Farnesina auspicando che si trovi al più presto un “compromesso”.

Iran: obiettivo è successo accordo e nuova fase


Dopo l’intesa raggiunta con l’Iran l’obiettivo è che “l’accordo riesca e si apra una nuova fase”. Sul programma nucleare iraniano la “strada da perseguire è la prudenza di un accordo di sei mesi con un monitoraggio intrusivo”. Con la nuova leadership iraniana, ha aggiunto la Bonino, bisogna che valga la politica del “to go and see, andare e vedere”.


Medio Oriente: se non riesce Kerry non ci riuscirà nessuno


Sui negoziati di pace israelo-palestinesi “se non ci riesce il segretario di Stato americano John Kerry credo che nessun’altro avrà la forza, la speranza e l’energia di riuscire”. “E’ una delle ultime occasioni possibili”, per israeliani e palestinesi che oltretutto sono inseriti “in uno scenario non roseo”.


Ue: austerità è mezzo, non fine


“L’austerità è un mezzo, non un fine”, ha ribadito la ministro commentando le linee di indirizzo europee sulle politiche economiche nazionali, che insistono sulla disciplina di bilancio. “Gli sforzi che il governo e i cittadini italiani stanno facendo vanno anche riconosciuti, se non si arriva al paradosso per cui la cura uccide il malato”. Una volta messi i conti in ordine, “si impone una politica della crescita. Non solo per l’Italia”. Una politica della crescita che serve anche alla Germania che se no rischia di “crescere nel deserto”.


Mare Nostrum: Italia da sola massimo fino a dicembre


Per quanto riguarda il tema dei flussi migratori dal Nord Africa, l’Italia può sostenere “unilateralmente” la responsabilità dell’operazione Mare Nostrum “solo fino a dicembre”. “A quel punto si porrà la questione se le preoccupazioni sono europee o devono restare nazionali, cosa che riteniamo irresponsabile”, ha aggiunto la titolare della Farnesina precisando che l’Italia ha proposto all’Ue di studiare una modalità sul modello di Atalanta, l’operazione europea anti-pirateria.


Parto forzato: serve soluzione giuridica, non politica


Il caso della donna italiana sottoposta a un parto cesareo per ordine di un giudice in Inghilterra “deve avere soluzioni giudiziarie, non va politicizzato”, ha detto la ministro, ribadendo che la signora si era rivolta solo di recente al Consolato, la cui assistenza non mancherà.